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MEDAGLIA OLIMPICA PER SAN MARINO:

Myles Nazem Amine Mularoni

È BRONZO NELLA LOTTA

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5 Agosto 2021 / CONS

La medaglia di bronzo l’ha fortemente voluta e l’ha conquistata: il successo di Mayles Nazem Amine Mularoni nella finale per il podio è arrivato dopo un match molto difficile contro il ventunenne indiano Deepak Punia, argento ai campionati del mondo 2019, che a 20 secondi dalla fine era in vantaggio 2-1. Il ventiquattrenne di mamma sammarinese e padre di origine libanese, nato e cresciuto nel Michigan, ci ha creduto e ha ribaltato le sorti del confronto vincendo 4-2 con un recupero prodigioso frutto di tecnica e determinazione.

Il suo percorso è stato di assoluto livello con le vittorie sul ventitreenne colombiano Carlos Arturo Izquierdo Mendez agli ottavi di finale (12-2, match interrotto per manifesta superiorità) e questa mattina al ripescaggio contro il trentaduenne bielorusso Ali Shabanau (2-0), con in mezzo la sconfitta con il trentenne americano del Nevada David Morris Taylor III, detto “Magic Man” , già campione del mondo nel 2018, che ha vinto la medaglia d’oro battendo in finale il ventiseienne iraniano Hassan Yazdanicharati Iri. Medaglia di bronzo anche per il ventiquattrenne russo Artur Naifonov del Team Roc.

Si sono congratulati con Myles e la delegazione olimpica i Capitani Reggenti, Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, e il Segretario di Stato allo Sport, Teodoro Lonfernini.

Myles ha completato un biennio personale di grandissimo livello, ricordando la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici Europei di Minsk 2019, l’argento agli Europei di Roma 2020, il bronzo agli Europei di Varsavia 2021 e il podio olimpico a Tokyo 2020.

“Dedico la medaglia alla mia famiglia – dice il lottatore -, al mio staff, a tutte le persone di San Marino che mi hanno supportato, a cominciare da Federico Valentini ed Eros Bologna con il presidente Gian Primo Giardi e tutti i membri del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese ai quali sono grato per avermi fatto entrare trattandomi come in una vera famiglia sammarinese. Nella finale per il bronzo non volevo rimanere escluso, l’ho scampata per un pelo ma la cosa più importante è la vittoria e ho trovato la via per vincere”.

La delegazione olimpica di San Marino ha ottenuto con Myles Nazem Amine Mularoni la terza storica medaglia dopo quelle nel tiro a volo di bronzo nell’individuale trap femminile con Alessandra Perilli e nel mixed team con la stessa Perilli e Gian Marco Berti.

Credit photo: Mezzelani Gmt

I due sammarinesi d’America l’hanno fatta grossa.

Lo segnala il Presidente della Federazione Judo San Marino e DA, Marino Antimo Zanotti Malik Michael Amine Mularoni e il fratello minore Myles Nazem hanno portato San Marino agli onori dei Campionati Mondiali di Lotta in Kazakistan, destando l’interesse di tutto il mondo sportivo locale e mondiale e finendo sulle pagine di molti giornali e TV di tutto il mondo.

Aveva iniziato a stupire Malik, categoria 65 kg, portando alla vittoria  per la prima volta San Marino in una competizione mondiale di Lotta, avendo battuto prima il guineano Cumba Mbali per 14-11, poi per 13-6 il messicano Ramirez, cedendo poi al russo-ungherese Izmail Muszukajev.

Due incontri vinti che portano a Malik un grosso bottino in termini di ranking mondiale, con veduta su una possibile qualificazione olimpica alle prossime occasioni.

Chi invece clamorosamente è già a Tokyo 2020 è il fratellone minore Myles, 22 anni per 86 kg, che è arrivato addirittura in semifinale battuto per le medaglie dai due mostri sacri, l’iraniano Hassan aliazam YAZDANICHARAT, campione olimpionico in carica e per la medaglia di bronzo dal russo di origine osseta Artur NAIFONOV.
Myles conquista un 5° posto neanche immaginato dai più e forse nemmeno da lui, a sentire le sue dichiarazioni del post gara (link allegato).
Ma ecco i nomi delle sue vittime in ordine di apparizione di un calendario che era sembrato più che proibitivo.
5-1 al bielorusso Ali SHABANAU;
3-2 all’espertissimo trentenne cubano Yulieski TORREBLANCA QUERALTA, nativo de l’Isla de la Juventud;
5-2 al nipponico Sosuke TAKATANI, trentenne nativo della prefettura di Kyoto e già olimpionico a Londra 2012 e Rio 2016.

Insieme alla medaglia di Bronzo del giugno scorso ai Giochi Olimpici Europei di Minsk, questo è il più grande risultato in carriera per Myles e un grande onore per la nostra federazione e il CONS che hanno giustamente investito su questo progetto.
Ma quanto possono crescere ancora questi due fratelli con la lotta nel sangue? Moltissimo crediamo, data la giovane età che recita 25 per Malik e 22 Myles, con tanti anni davanti per accumulare esperienza e onori.
La lotta nel sangue si diceva perché come ci raccontava mamma Marcy Mularoni fin da piccoli se li ritrovava a lottare in cucina o in salotto, intendi a verificare le tecniche impartite in palestra da papà Mike Amine e sotto la benedizione del nonno Nazem, medaglia di Bronzo Lotta Libera 60 kg a Roma 1960 sotto la bandiera del natale Libano. Completa la famiglia la sorella Marissa Ann, giocatrice di basket.

Se possiamo annoverare tra le fila sammarinesi questi due grandi atleti lo dobbiamo anche al libero Paese USA che non si sogna di costringere i propri cittadini a rinunciare alla cittadinanza precedente o a quella dei genitori, come purtroppo succede ancora nella nostra antica Repubblica.

Ora Myles si preparerà intensamente per l’appuntamento Olimpico di Tokyo carico di speranze, tra cui la presenza del fratello Malik che lotterà fino in fondo per conquistarsi anch’egli l’ambito pass".

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